Perché il layout delle carte di Throne è fatto così? Quali scelte e direzioni grafiche sono state prese per arrivare al layout definitivo del gioco? In questo articolo vogliamo approfondire l’argomento. Nulla è stato lasciato al caso, c’è una spiegazione per tutto buona lettura.
Non possiamo che partire dalle carte fondamentali del Mazzo di Gioco. Come per le comuni carte da Poker anche Throne prevede l’uso di simbologie specifiche che devono risultare ben visibili al giocatore, pertanto sono state poste sulla carta in alto a sinistra, richiamando la lettura occidentale da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso. In questo modo vogliamo che il giocatore prenda il controllo delle carte che possiede in mano sin da subito.
Semplicità visiva
La visione di carte semplici permette al giocatore di dedicarsi maggiormente alla costruzione di combinazioni e mosse più complesse e articolate.
La scelta della simbologia si fonda sulla percezione iconica degli oggetti che il giocatore associa ad azioni specifiche.
L’icona della spada in Throne se contrapposta all’icona di uno scudo deve creare subito nel giocatore la distinzione percettiva tra una carta “offensiva” e una carta “difensiva”.
L’icona del calice indica la tipologia “Vino!” che oltre all’associazione goliardica del concetto di bere un bicchiere di buon vino, crea la percezione nel giocatore di una cosa buona o piacevole e quindi facilmente associabile ad una semplice “Pozione cura ferite”.
Un’approfondimento maggiore merita la tipologia “Equipaggiamento” ovvero le carte con l’icona di un elmetto. A differenza di tutte le tipologie elencate, le carte con questa simbologia sono state ulteriormente elaborate per conferirgli un’impatto grafico diverso, creando la percezione di solidità come se fossero effettivamente degli “oggetti trasportabili” presenti in mano. Anche le carte di “Tipo Colpo” possiedono questa elaborazione grafica ma contrapposta a quella degli “Equipaggiamenti”, l’obiettivo è creare un’associazione complementare tra queste 2 tipologie di carte portando il giocatore a domandarsi se queste carte hanno qualcosa in comune.
La scelta dell’inserimento di un bordo con “effetto metallo” porta con se 2 scopi ben definiti:
• Guidare il giocatore nel riconoscimento immediato di una carta che a differenza delle altre, può restare in gioco.
• Sfruttare il bordo grafico per inserire informazioni aggiuntive tramite “placche” o altre icone.
L’inserimento di queste icone rafforza il contenuto testuale e illustrativo semplificandone la lettura, guidando quindi il giocatore alla pura costruzione della propria strategia.
Quando queste carte sono in mano per il giocatore solo gli “Equipaggiamenti” devono essere altamente riconoscibili come “oggetti” e quindi si distinguono dalle altre carte con il loro particolare layout.
Grazie al loro layout complementare anche le carte di “Tipo Colpo” che in mano appaiono carte generiche, possono dare la percezione di essere “oggetti” quando messi in gioco caricate sulle Armi (le Armi sono particolari equipaggiamenti).
Per concludere questo breve articolo parliamo infine dell’inserimento del simbolo Gilda (l’icona in basso a sinistra presente su tutte le carte del Mazzo di Gioco) del perché si trovi in quella specifica posizione e di come la colorazione della carta stessa ne rafforzi la presenza.
Per ridurre il numero di informazioni percettive presenti sulle carte quando sono presenti in mano, il simbolo Gilda è stato inserito nell’angolo in basso a sinistra permettendo quindi al giocatore di “omettere” informazioni che in mano non sono strettamente necessarie. La colorazione della carta stessa invece racchiude l’essenza della Gilda (nell’esempio la Gilda degli Assassini è rappresentata dal colore rosso), il giocatore sa di possedere carte Assassino pur non vedendone il simbolo Gilda e la sua lettura risulta semplificata. Per le carte “Equipaggiamento” è presente uno stendardo che oltre ad essere necessario al gioco è del colore specifico per evitare che il layout con “effetto metallo” impedisca la percezione della Gilda tramite il colore.
L’insieme di tutte queste scelte ha portato al layout definitivo di Throne – I Guardiani di Kalesh, che non presentando il “classico” bordo e box testo, permette di essere arricchito da illustrazioni (full art) e da titoli e testi più chiari e leggibili.